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Influencer marketing: opportunità da cogliere per le aziende, ma servono molte attenzioni. Ecco le principali!

Stella Fumagalli 22 Luglio 2019 tempo di lettura: 10'

E’ notizia di questi giorni che Instagram ha fatto partire anche in Italia il suo test che nasconde il numero di like dalle foto e dai video pubblicati sulla piattaforma: sarà comunque possibile mettere il like a un contenuto che ci piace (e il proprietario del profilo potrà continuare a vedere chi ha messo il like) ma i follower del profilo non potranno più visualizzare il numero totale dei cuori ricevuti da una pubblicazione.

Fonte immagine: https://later.com/blog/hidden-likes-instagram/

Questo test, che coinvolge l’Italia ma che è iniziato in Canada e riguarda diversi altri Paesi, ha l’obiettivo di spostare l’attenzione degli utenti di Instagram non sul numero di like ricevuti da un contenuto ma – come dovrebbe essere – sulle foto e i video che vengono condivisi sulla piattaforma, stando a quanto dichiarato da Tara Hopkins, Head of Public Policy EMEA di Instagram.continua a leggere »

Categorie: Marketing, Pubblicità Online, Riflessioni, Social Network
Tag: influencer, influencer marketing, Instagram, marketing

Storytelling aziendale: il valore del dialogo tra aziende e persone al tempo di internet

Alberto Giacobone 12 Ottobre 2017 tempo di lettura: 5'

conversazione
Conversare e saper ascoltare per le aziende sta diventando sempre più importante

B2B e B2C sono due acronimi abbastanza noti, non solo tra gli addetti ai lavori: il primo, che contraddistingue l’espressione “Business to Business”, viene utilizzato per indicare il commercio tra aziende; il secondo rappresenta invece la contrazione di “Business to Consumer”, equivalente alla nostra vendita al dettaglio.

Aziende che fanno affari con aziende da una parte, aziende che fanno affari con persone dall’altra, in un distinguo che ha visto negli anni stratificarsi regole e convenzioni.

E’ invece abbastanza recente la diffusione di un altro acronimo, B2P, che pone l’accento su un aspetto che accomuna le due tipologie di commercio: letteralmente “Business to Person”, evidenzia come in entrambe le relazioni si ha a che fare con delle persone in carne e ossa, con le loro convinzioni, idiosincrasie, preferenze e tutto quanto le contraddistingue come individui.

E’ un cambio di prospettiva importante, destinato sia a testimoniare che a influenzare un trend in atto molto significativo, che vede le persone sempre più consapevoli, attente e desiderose di esperienze di qualità.

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Categorie: Marketing, Pubblicità Online
Tag: B2B, B2C, B2P, Business to Business, Business to Consumer, Business to Person, Cluetrain Manifesto, Luisa Carrada, top of mind

SEO per le PMI: quanto investire nel posizionamento organico?

Alberto Giacobone 2 Febbraio 2017 tempo di lettura: 10'

seo-pmi

In qualità di agenzia che sviluppa presenze internet, ci capita di ricevere diverse richieste di preventivo per il restyling di siti web esistenti: una delle costanti di queste richieste riguarda l’argomento SEO.

In un modo o nell’altro, le tante PMI che ci chiedono un restyling menzionano appunto l’argomento “SEO”: chi dicendo che “deve esserci la SEO”, chi indicando che il sito deve essere “compatibile SEO”, chi ancora indicando che deve essere “fatta attività SEO”.continua a leggere »

Categorie: AdWords, Clienti, Presenze internet, Pubblicità Online, Riflessioni, SEO
Tag: AdWords, motori di ricerca, restyling, risultati a pagamento, risultati organici, Search Engine Optimization, Search Engine Result Page, SEO, SERP

Contenuti online: chi li paga? La pubblicità, gli utenti oppure … ? Arriva presto in Italia Google Consumer Surveys, scopriamolo! [AGGIORNATO]

Alberto Giacobone 23 Giugno 2015 tempo di lettura: 15'

meme sondaggio telefonico
"Questo sondaggio richiederà solo pochi minuti", quante volte vi è capitato? Ma poi, quanto vi hanno tenuto al telefono?
Henry Ford quote
Il paradosso di Henry Ford è senza tempo, ma quanti lo hanno presente? (fonte immagine: http://bit.ly/2uH6Nmy)

[Ultimo aggiornamento il 29 giugno 2015]

Pubblicità. Online. Ormai il sorpasso rispetto agli investimenti pubblicitari in televisione è acqua passata, secondo alcuni, dietro l’angolo – o quasi – per altri.

Fare pubblicità, si sa, fa bene alle imprese. Citando Henry Ford,

Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo

Dato questo per assodato, la regola per gli investitori è sempre quella: “money follows the eyeballs”, un adagio in apparenza molto semplice, che si traduce nel fare pubblicità dove le persone “guardano”.

Le persone leggono i giornali? E’ bene spendere in pubblicità sui giornali. Le persone guardano la TV? I soldi della pubblicità è giusto che finiscano lì.

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Categorie: Pubblicità Online
Tag: AdBlocker, credito Play Store, flattr, Google Consumer Surveys, Google Opinion Rewards, Henry Ford, Internet Trends report, KPCB, Mary Meeker, native advertising, Popcorn Time, popunder, pubblicità online, soft pay wall, Tip Jar, YouTube

Real Time Marketing: non è solo un mordi e fuggi!

Alberto Giacobone 7 Luglio 2014 tempo di lettura: 15'

Bentornati a casa Barilla
Il "Bentornati a casa" col tortiglione masticato di Barilla è stato un successo
Come Suarez vede Chiellini
Una delle tantissime reazioni al morso di Suarez a Chiellini (fonte: finedininglovers.it)

Partiamo da un esempio che abbiamo sotto gli occhi, fresco fresco: tutti i giornali e telegiornali in qualche modo ne hanno parlato, in quel che è un tipico esempio di “meta-notizia”. Si tratta della “reazione della rete” all’ormai celeberrimo morso di Suarez al nostro compatriota Chiellini.

Già, la reazione della rete: istantanea e massiccia, è un vero e proprio fiume in piena di contenuti, scatenato e travolgente, ma soprattutto, sempre meno da leggere e sempre più da guadare. Complici la crescente diffusione di strumenti di fotoritocco facili da usare e l’aumento di persone capaci di impiegarli creativamente, nello scorrere di commenti e reazioni emergono sempre più spesso vere e proprie icone, che riducono l’evento originale ad un pretesto, un’occasione. Per fare cosa, ci si può chiedere?

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Categorie: Pubblicità Online, Riflessioni, Social Media Marketing
Tag: backfire, Bentornati a casa Barilla, brand awareness, brand sentiment, Daily Twist Oreo, Enel #guerrieri, instant marketing, morso Suarez, Oreo Power Out, Oreo Pride Day, real time marketing, Suarez Chiellini

Mobile Marketing: gli iBeacon di Apple cambiano le regole del gioco, e adesso?

Alberto Giacobone 14 Febbraio 2014 tempo di lettura: 15'

I beacons, radiofari grandi come un temperino che si acquistano a pochi dollari e sono pronti a cambiare il mobile marketing
I beacons, radiofari grandi come un temperino che si acquistano a pochi dollari e sono pronti a cambiare il mobile marketing
Gli iBeacons e altri radiofari, poco più grandi di una moneta, si acquistano per pochi dollari e sono pronti a cambiare il mobile marketing

Che smartphone, phablet e tablet siano sempre più parte del nostro quotidiano, non c’è bisogno di ribadirlo: dalla mattina alla sera, in casa, quando ci muoviamo, in ufficio… Al di là delle statistiche, sempre più chiare, è proprio l’esperienza di tutti giorni a farci toccare le dimensioni del fenomeno.

Raggiungere le persone e comunicare con loro attraverso questi dispositivi fa parte delle pratiche di interazione raggruppate sotto l’espressione cappello “mobile marketing”.

Cosa si fa con lo smartphone, ad esempio mentre si aspetta alla fermata degli autobus? continua a leggere »

Categorie: Mobile, Mobile marketing, Pubblicità Online, Riflessioni
Tag: Airlike, app, App Auchan, App Esselunga, Apple iBeacon, Atooma, Bluetooth 4.0, Bluetooth BLE, Bluetooth LE, Bluetooth Smart, dispositivi indossabili, gamification, Gimbal, IFTTT, marketing di prossimità, MedBip, Mobile Marketing, privacy broker, Qualcomm, radiofari, showrooming, wearable devices

Web Marketing per le PMI: inbound e outbound? Content marketing? Earned, Paid e Owned Media? Aiuto!

Alberto Giacobone 8 Gennaio 2014 tempo di lettura: 15'

Ragionare in termini di “esperienza offerta” funziona più che focalizzarsi sull' "oggetto venduto"
Ragionare in termini di “esperienza offerta” funziona più che focalizzarsi sull' "oggetto venduto"
Ragionare in termini di “esperienza offerta” funziona più che focalizzarsi su un”oggetto venduto”

Il marketing sta cambiando, e fin qui, nulla di nuovo, lo ha sempre fatto.

Il mestiere di chi fa marketing è sempre stato in costante evoluzione: tecniche, risorse, linguaggi, strutture e processi non sono rimasti certo immutati negli anni.

Cosa sta succedendo allora di così rivoluzionario, in questi ultimi tempi?

Si è accelerato il ritmo del cambiamento. Radicalmente.

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Categorie: Pubblicità Online, Riflessioni, Social Media Marketing
Tag: earned media, marketing, marketing inbound, marketing outbound, owned media, paid media, pubblicità pay per click

Se un’immagine vale più di mille parole, quante ne vale una video infografica?

Alberto Giacobone 11 Dicembre 2013 tempo di lettura: 15'

Spesso la resa di una video infografica si rivela sorprendente.
Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica è un vero e proprio tesoro.
Spesso la resa di una video infografica si rivela sorprendente.

In inglese si chiamano “Video Explainer”.

In italiano, si è ancora alla ricerca di un nome preciso: video spiegazioni, video infografiche, videografiche e diversi altri termini sono il tentativo di incasellare questo tipo di prodotto.

Di cosa si tratta? Di video brevi (la durata media varia tra i 60 ed i 90 secondi), tipicamente animati, in cui di solito viene presentata un’azienda, un prodotto, oppure un servizio.

Vengono impiegati per “spiegare” in modo semplice, aiutando a capire e ricordare: la maggior parte di questi video hanno un sottofondo musicale, spesso vengono raccontati da una voce narrante e qualche volta si accompagnano con effetti sonori.

Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica, a quanto pare, è un vero e proprio tesoro.

Guardiamo insieme un esempio, la video infografica che abbiamo preparato proprio per l’occasione 😉

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Categorie: Pubblicità Online, Social Network
Tag: banda larga, Google, startup, Superbowl ads, tecnica del passo uno, Video Explainer, video infografiche, video spiegazioni, videografiche, YouTube

DM Awards 2013: per superare la crisi serve saper conversare

Alessandro Fumagalli 29 Novembre 2013 tempo di lettura: 10'

Il cliente è alla ricerca di una relazione dialogante, “alla pari” con il marchio
Il cliente è alla ricerca di una relazione dialogante, “alla pari” con il marchio
Saper dialogare attraverso i new media: una sfida e un’opportunità per la GDO

Scrivo ogni giorno per Axura, un po’ meno spesso “Pro domo mea”, ma vi confesso che confrontarmi per la prima volta con un nuovo (quantomeno per me) blog mi regala quella sensazione che si prova quando ci si trova davanti ad una pagina bianca, o al primo foglio di un quaderno ancora vuoto: un “sacro terrore” che gli studenti sicuramente conoscono bene…

Ci provo, cercando di incuriosirvi e non tediarvi, per parlare di un’altra mia “prima volta”. L’ennesima, in questo – per me – rocambolesco 2013: la “prima volta” ai DM Awards.

L’evento, organizzato dal web magazine “Distribuzione Moderna“, ha raccolto a Milano (Hotel Doria) il 19 novembre scorso importanti personalità provenienti dal mondo dell’università, della comunicazione e della grande distribuzione intorno al tema: “New internet, new media. Quali opportunità per il largo consumo?”

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Categorie: AdWords, Clienti, E-commerce, Mobile, Pubblicità Online
Tag: Claudio Gagliardini, DM Awards, GDO, professor Lamberti, social network

Quando l’ecommerce guadagna con la pubblicità

Alberto Giacobone 15 Novembre 2013 tempo di lettura: 15'

Prima di acquistare online l'utente cerca informazioni; come trasformare questa propensione da problema a occasione? (fonte: libriebit)
Prima di acquistare online l'utente cerca informazioni; come trasformare questa propensione da problema a occasione? (fonte: libriebit)
Prima di acquistare online l’utente cerca informazioni; come trasformare questa propensione da problema a occasione? (fonte immagine: libriebit)

I motori per la stagione di vendite natalizie sono già più che caldi: se si considera che nel 2013 una ricerca Netcomm appena presentata indica in 11,3 miliardi il controvalore della vendita di prodotti e servizi online in Italia e che questo dato corrisponde ad un aumento del 18% rispetto al 2012, è chiaro che siamo di fronte a una conferma più che solida del trend in atto.

Quando si parla di acquisti online, i temi di cui si scrive di più sono quelli legati alla sicurezza dell’acquisto, l’impiego della carta di credito o sistemi equivalenti (giunti anche da noi attorno al 90% delle transazioni: un dato incoraggiante) e altre situazioni simili.

Un dato che invece viene messo poco in evidenza è come prima dell’acquisto, in media, il neo acquirente abbia cercato riscontri in più di 10 risorse informative online (10,4 secondo una ricerca di Google).

Il percorso dell’acquirente è tutt’altro che lineare e un dato che fa riflettere è che il 57% degli utenti che abbandonano il carrello degli acquisti non erano seriamente intenzionati all’acquisto ma semplicemente alla ricerca di informazioni.

Il dato è decisamente controintuitivo: immaginate di entrare in un negozio di abbigliamento, guardare con attenzione la merce, magari far appartare quella che vi interessa da un assistente alle vendite, per poi uscire allegramente senza guardarvi alle spalle. Non è così comune.

Online invece funziona così: per molti inserire a carrello un prodotto non è espressione di reale propensione all’acquisto ma di “esplorazione e ricerca”, che solo in alcuni casi si concluderà con l’acquisto.

Anche se sembra paradossale, i primi a “spingere fuori” i visitatori, sono gli stessi commercianti, spesso senza rendersene conto. Un esempio?

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Categorie: AdSense, Pubblicità Online, Riflessioni
Tag: acquisti online, Amazon, codici promozionali, ecommerce, Google Adsense, Google Doubleclick for Publishers, offrire informazioni, RetailMeNot, Ryanair, ultimoprezzo.com

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Quando si pensa ad una web agency, il primo pensiero è: "sono quelli che ti fanno il sito". In effetti, è quello che molti si limitano a fare, sulla base delle richieste più o meno adeguate di un committente.

Il nostro vero mestiere? Aiutare le imprese a cogliere le opportunità di internet, individuando quelle adeguate per il cliente, aiutandolo a farle proprie. Questo poi si traduce anche nella realizzazione di siti web, applicazioni, concorsi online, videoracconti e molto altro, ma quello che conta è il loro comune denominatore: sono la realizzazione di una precisa strategia digitale, concordata insieme al cliente, che punta a metterlo in grado di competere al meglio attraverso il corretto impiego di tecnologie e strumenti in rapidissima evoluzione, ormai determinanti nel fare impresa.






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