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Se un’immagine vale più di mille parole, quante ne vale una video infografica?

Alberto Giacobone

Tempo di lettura: 15′

Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica è un vero e proprio tesoro.
Spesso la resa di una video infografica si rivela sorprendente.

In inglese si chiamano “Video Explainer”.

In italiano, si è ancora alla ricerca di un nome preciso: video spiegazioni, video infografiche, videografiche e diversi altri termini sono il tentativo di incasellare questo tipo di prodotto.

Di cosa si tratta? Di video brevi (la durata media varia tra i 60 ed i 90 secondi), tipicamente animati, in cui di solito viene presentata un’azienda, un prodotto, oppure un servizio.

Vengono impiegati per “spiegare” in modo semplice, aiutando a capire e ricordare: la maggior parte di questi video hanno un sottofondo musicale, spesso vengono raccontati da una voce narrante e qualche volta si accompagnano con effetti sonori.

Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica, a quanto pare, è un vero e proprio tesoro.

Guardiamo insieme un esempio, la video infografica che abbiamo preparato proprio per l’occasione 😉

Piaciuta? Speriamo di sì!

Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica, a quanto pare, è un vero e proprio tesoro.

Questi racconti animati stanno vivendo anni di gloria grazie al fervente mercato delle startup: per raccontare in pochissimo tempo “cosa fanno”, è una scelta ideale.

Del resto, i video in rete stanno rapidamente diventando un contenuto di riferimento: YouTube (di proprietà di Google) è a tutti gli effetti il secondo motore di ricerca al mondo (dopo Google stesso).

Soprattutto grazie alla crescente diffusione di smartphone e tablet (ed all’aumento della banda larga, anche in mobilità), la fruizione di video è letteralmente esplosa negli ultimi anni e sono molti i giovani che hanno rimosso dal proprio quotidiano le trasmissioni televisive tradizionali sostituendole con video a richiesta.

I cambiamenti in atto sono molto interessanti: anche gli spot pubblicitari diventano oggetto di attenzione da parte del grande pubblico. Ad esempio, sono attesissimi e molto seguiti gli spot presentati nell’intervallo del Super Bowl e i grandi brand fanno a gara per realizzare quello capace di risultare più coinvolgente. Si tratta di un vero e proprio spettacolo nello spettacolo che sta assumendo una sua specifica autonomia, capace di raggiungere in tutto il mondo addirittura più destinatari rispetto all’evento a cui è associato.

Questi spot sono spesso dei veri e propri mini racconti, estremamente ingegnosi e spesso sorprendenti: riescono – in pochi secondi – a creare un legame con lo spettatore, facendolo divertire oppure emozionare, o ancora inorgoglire, etc.

La fruizione di video a richiesta, come questi spot o molti altri, è un’esperienza nativa per le nuove generazioni e questa naturale predilezione può essere ben impiegata per comunicare al meglio.

Prendiamo ad esempio la serie di animazioni proposta da “The RSA”, associazione non profit britannica per la promozione delle arti e dei mestieri nata nel lontano 1754.

Alcuni suoi video sono stati visti più di 10 milioni di volte sulla sola piattaforma di YouTube.

Un esempio?

La particolare tecnica con cui è stato realizzato questo video assicura livelli di attenzione molto elevati e permette di ottenere livelli di memorizzazione delle informazioni veicolate di gran lunga superiori ad altre tecniche (come la sola lettura di un testo, o il semplice ascolto della voce narrante non accompagnata dall’animazione).

La tecnica impiegata, non a caso, è una tra le preferite nella realizzazione di video explainers, anche se quella che va per la maggiore è quella della illustrazioni animate.

Dando uno sguardo alle altre tecniche, se la realizzazione di video animazioni in computer grafica è appannaggio di pochissimi, sono sempre di più quelli che scelgono la tecnica del passo uno (o affini) per i propri video.

Un esempio?

Indipendentemente dalla tecnica impiegata, il vero cuore di questo tipo di presentazioni è proprio il “racconto”: definire cosa raccontare e come farlo è un aspetto chiave, da non sottovalutare.

Scegliere le parole da impiegare, il tono, il modo di presentare i concetti ma anche il loro numero e molto altro: sono tutti fattori a cui prestare attenzione per arrivare a realizzare una presentazione convincente e piacevole, oltre che efficace.

Ottenere un risultato di qualità passa anche attraverso la conoscenza ed il rispetto di numerose regole, proprie di molte discipline diverse: è per questo che le migliori video presentazioni nascono da team di lavoro che coinvolgono copywriter, animatori, illustratori, grafici, esperti di marketing, sviluppatori e molte altre figure che variano a seconda delle tecniche scelte per la presentazione.

Gli investimenti richiesti per questo tipo di presentazioni variano in base a numerosi fattori: ad esempio, una presentazione animata può costare tipicamente dai cinque ai diecimila euro, mentre una presentazione in computer grafica può arrivare a costare anche diverse decine di migliaia di euro.

Alcuni fattori, come ad esempio la scelta di avvalersi di uno speaker professionista o la realizzazione di una colonna sonora ad hoc, possono far aumentare il costo anche significativamente; è bene quindi valutare con attenzione il rapporto tra spesa e resa, anche se, spesso, la resa si rivela sorprendente.

Per un approfondimento sull’argomento, abbiamo preparato una pagina dedicata, in cui abbiamo raccolto alcune delle video infografiche che abbiamo realizzato negli ultimi anni 😉

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