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Contenuti online: chi li paga? La pubblicità, gli utenti oppure … ? Arriva presto in Italia Google Consumer Surveys, scopriamolo! [AGGIORNATO]

Alberto Giacobone 23 Giugno 2015 tempo di lettura: 15'

meme sondaggio telefonico
"Questo sondaggio richiederà solo pochi minuti", quante volte vi è capitato? Ma poi, quanto vi hanno tenuto al telefono?
Henry Ford quote
Il paradosso di Henry Ford è senza tempo, ma quanti lo hanno presente? (fonte immagine: http://bit.ly/2uH6Nmy)

[Ultimo aggiornamento il 29 giugno 2015]

Pubblicità. Online. Ormai il sorpasso rispetto agli investimenti pubblicitari in televisione è acqua passata, secondo alcuni, dietro l’angolo – o quasi – per altri.

Fare pubblicità, si sa, fa bene alle imprese. Citando Henry Ford,

Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare il tempo

Dato questo per assodato, la regola per gli investitori è sempre quella: “money follows the eyeballs”, un adagio in apparenza molto semplice, che si traduce nel fare pubblicità dove le persone “guardano”.

Le persone leggono i giornali? E’ bene spendere in pubblicità sui giornali. Le persone guardano la TV? I soldi della pubblicità è giusto che finiscano lì.

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Categorie: Pubblicità Online
Tag: AdBlocker, credito Play Store, flattr, Google Consumer Surveys, Google Opinion Rewards, Henry Ford, Internet Trends report, KPCB, Mary Meeker, native advertising, Popcorn Time, popunder, pubblicità online, soft pay wall, Tip Jar, YouTube

Istruzione gratuita e di qualità: e se la risposta fosse… MOOC?

Stella Fumagalli 3 Ottobre 2014 tempo di lettura: 20'

Ci sono poche certezze nella vita, ma questa è una di quelle (fonte immagine: http://goo.gl/xHJdMJ)
Ci sono poche certezze nella vita, ma questa è una di quelle (fonte immagine: http://goo.gl/xHJdMJ)

“I prestiti per gli studenti sono come Justin Bieber: non spariscono mai, non importa quanto lo desideri”. Questa caustica affermazione ci strappa un sorriso, ma ci lascia anche l’amaro in bocca: infatti descrive alla perfezione la difficile realtà di migliaia di studenti americani che escono dalle università con una laurea in mano ma anche un debito da decine di migliaia di dollari sul groppone.

Quanti, per l’esattezza? Il debito medio di uno studente universitario americano nel 2012 era di circa 30.000 dollari, più o meno equivalente a quello degli anni precedenti. Ma allora cos’è cambiato? Beh, prima – una volta usciti dalle università ed entrati nel mondo del lavoro – gli studenti riuscivano ad estinguere il debito poco per volta, attraverso le trattenute sullo stipendio.continua a leggere »

Categorie: Formazione, Formazione online, Riflessioni
Tag: Alberto Manzi, corsi online, corsi online gratis, Coursera, formazione, istruzione, Khan Academy, Lifelong learning, MOOC, Oil Project, One Laptop per Child, Rai scuola, student loans, tablet Aakash, Udacity, università, YouTube

Generazione YouTube: cara TV, tra serie e video online non ci servi (quasi) più

Stella Fumagalli 2 Luglio 2014 tempo di lettura: 20'

Avete visto tutti gli episodi della prima serie di 24 in un giorno? Sì, siete dei binge watcher (fonte immagine: http://goo.gl/zNOqNs)
Avete visto tutti gli episodi della prima serie di 24 in un giorno? Sì, siete dei binge watcher (fonte immagine: http://goo.gl/zNOqNs)
La TV: ebbene sì, una volta ne avevamo solo una per famiglia! (fonte immagine: http://goo.gl/sIJ6RD)
La TV: ebbene sì, una volta ne avevamo solo una per famiglia! (fonte immagine: http://goo.gl/sIJ6RD)

“Sta scherzando, ti prende in giro. Nessuno ha due televisioni“.

Avete riconosciuto la citazione? Se avete detto “Ritorno al Futuro” avete indovinato: a dirla è la madre di Lorraine quando Marty, catapultato negli anni ‘50, svela ad un suo giovanissimo “futuro zio”, emozionato per l’arrivo della prima TV, di averne ben due a casa propria.

E’ impressionante pensare a quanto sia cambiata la situazione: non parlo solo del numero di TV per famiglia, che è facilmente quadruplicato nel corso degli anni, ma faccio riferimento anche alla nascita di nuovi modi di vivere il mezzo video che hanno reso l’amato televisore un apparecchio ormai obsoleto ed i classici programmi TV pura preistoria.

Pensiamo a YouTube e a come sia ormai l’unica fonte di fruizione e creazione di video  soprattutto tra i più giovani (secondo dati recenti il 34% dei giovani tra 18 e 34 anni non guarda la TV ma solo video online) o alle serie TV che hanno praticamente annientato il cinema così come lo conoscevamo: la reltà di cui parliamo cambia a ritmi vertiginosi ed è in continua evoluzione, vale quindi la pena analizzarla più a fondo.continua a leggere »

Categorie: Crowdfunding, Riflessioni, YouTube
Tag: ASMR, binge watching, British Pathè, canali YouTube, Chromecast, crowdfunding, CutiePieMarzia, Fan funding, flattr, iscritti canali YouTube, Patreon, PewDiePie, second screen, serie TV, Tip Jar, TV, YouTube, YouTube Tip Jar

Se un’immagine vale più di mille parole, quante ne vale una video infografica?

Alberto Giacobone 11 Dicembre 2013 tempo di lettura: 15'

Spesso la resa di una video infografica si rivela sorprendente.
Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica è un vero e proprio tesoro.
Spesso la resa di una video infografica si rivela sorprendente.

In inglese si chiamano “Video Explainer”.

In italiano, si è ancora alla ricerca di un nome preciso: video spiegazioni, video infografiche, videografiche e diversi altri termini sono il tentativo di incasellare questo tipo di prodotto.

Di cosa si tratta? Di video brevi (la durata media varia tra i 60 ed i 90 secondi), tipicamente animati, in cui di solito viene presentata un’azienda, un prodotto, oppure un servizio.

Vengono impiegati per “spiegare” in modo semplice, aiutando a capire e ricordare: la maggior parte di questi video hanno un sottofondo musicale, spesso vengono raccontati da una voce narrante e qualche volta si accompagnano con effetti sonori.

Se un’immagine vale più di mille parole, una video grafica, a quanto pare, è un vero e proprio tesoro.

Guardiamo insieme un esempio, la video infografica che abbiamo preparato proprio per l’occasione 😉

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Categorie: Pubblicità Online, Social Network
Tag: banda larga, Google, startup, Superbowl ads, tecnica del passo uno, Video Explainer, video infografiche, video spiegazioni, videografiche, YouTube

Sopravvivere al sovraccarico informativo? L’automazione intelligente ci può aiutare!

Alberto Giacobone 6 Luglio 2012 tempo di lettura: 10'

La tecnologia ci salverà dal sovraccarico informativo?

E’ di questi giorni la notizia estrapolata da un report di 02 (compagnia di telefonia mobile inglese) che l’impiego del telefonino per (appunto) telefonare, è in realtà oggi la quinta funzione più usata, se si considera il tempo consumato dalle persone con questi oggetti. Su di una media di 2 ore di impiego quotidiano, rilevato su di una base statistica pari a 2.000 persone, il tempo dedicato alle telefonate è di “solo” 12 minuti, mentre navigazione su internet, ascolto della musica, impiego di giochi e altre attività si attestano su tempi medi superiori.

Cambiano abitudini e strumenti, con lo smartphone che per più della metà degli intervistati sostituisce la sveglia e per quasi la metà l’orologio da polso. continua a leggere »

Categorie: Riflessioni, Servizi utili
Tag: 02, Alessandra Farabegoli, automatismi, automazione virtuale, bancarotta digitale, Belkin, era dell'automazione, IFTTT, Instagram, Kickstarter, Ninja Blocks, Project Glass di Google, Siri di Apple, smartphone, sovraccarico informativo, YouTube

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Chi è Axura?

Quando si pensa ad una web agency, il primo pensiero è: "sono quelli che ti fanno il sito". In effetti, è quello che molti si limitano a fare, sulla base delle richieste più o meno adeguate di un committente.

Il nostro vero mestiere? Aiutare le imprese a cogliere le opportunità di internet, individuando quelle adeguate per il cliente, aiutandolo a farle proprie. Questo poi si traduce anche nella realizzazione di siti web, applicazioni, concorsi online, videoracconti e molto altro, ma quello che conta è il loro comune denominatore: sono la realizzazione di una precisa strategia digitale, concordata insieme al cliente, che punta a metterlo in grado di competere al meglio attraverso il corretto impiego di tecnologie e strumenti in rapidissima evoluzione, ormai determinanti nel fare impresa.






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