Uns social media policy (SMP) è una serie di regole di comportamento rivolte a diverse figure che si trovano a dover interagire con i canali social di un’azienda, un servizio o un brand.
Si tratta quindi di una sorta di manuale d’uso aziendale per sapersi muovere nel mondo social nella maniera che l’azienda ritiene più giusta e più in linea con i suoi valori, per avere dei riferimenti che siano comuni a tutti (dipendenti, collaboratori, fornitori, etc.) e per chiarire quali sono le opportunità che i social media offrono in ambito aziendale.
Gli argomenti da trattare in una SMP possono differire a seconda della realtà per la quale viene redatta e dai destinatari a cui si rivolge; in linea generale, comunque, ci sono tre tipi di social media policy:
1) per le figure che all’interno dell’azienda si occupano della gestione dei social media, ovvero i dipendenti o il team di social media specialist che parla a nome dell’azienda attraverso i suoi canali social;
2) rivolta a dipendenti, fornitori, collaboratori esterni che si interfacciano con i canali social dell’azienda e che – anche dai loro profili personali – sono tenuti a rimanere in linea con i valori dell’azienda con cui collaborano;
3) rivolta ai clienti e al pubblico: qui troviamo una serie di norme atte a regolare il rapporto tra azienda e utenti/clienti, questi ultimi infatti sono invitati a rispettare alcune regole.
Per quanto complete e ben redatte siano le social media policy, se poi vengono lasciate a se stesse servono a poco: è indispensabile che venga portata avanti un’azione di monitoraggio sulla pubblicazione dei contenuti e che i dipendenti e i collaboratori vengano formati proattivamente.
Una social media policy efficace non può limitarsi ad essere un elenco di divieti: dev’essere un invito a riflettere su quello che facciamo online, a usare il buonsenso, a fare in modo che le pagine social di un’azienda siano un contesto in cui gli utenti desiderano essere attivi e condividere informazioni, esperienze, feedback.
Un altro requisito essenziale per una SMP è il poter essere comprensibile a tutti (evitare l’uso di un linguaggio troppo tecnico) e i destinatari per i quali viene redatta devono essere invogliati a leggerla (evitare quindi di farla troppo lunga, o comunque crearne anche una versione ridotta).
In questo post del nostro blog abbiamo raccolto una serie di esempi di social policy reali!
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