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Cosa fa un User interface (UI) designer?

Stella Fumagalli 4 Aprile 2019

Un UI (User Interface) designer si occupa dell’interfaccia utente di un qualsiasi sistema: il suo compito è quindi quello di lavorare con il mezzo che permette l’interazione dell’utente con il prodotto o il servizio, tenendo in considerazione la sua usabilità ed altri aspetti.

Il suo obiettivo, data l’esperienza utente definita da chi si occupa di UX (User eXperience) design – è di progettare la miglior interfaccia possibile.

Spesso il ruolo di UX designer e UI designer viene svolto dalla medesima persona.

Le interfacce uomo macchina possono essere le più svariate e si distinguono in dispositivi di input e dispositivi di output: se pensiamo all’interazione con un tablet, lo schermo è ad esempio sia un dispositivo di input che un dispositivo di output.

Tra i dispositivi di input che siamo abituati ad utilizzare ci sono ad esempio tastiere e mouse, ma si vanno sempre più diffondendo i sistemi in grado di riconoscere la voce ed il linguaggio comune.

Nell’ambito del web design ad occuparsi delle interfacce utente è il web designer, che nel suo operato deve prestare attenzione a molti fattori: la fruibilità dei contenuti in molteplici contesti e casi d’uso, l’adeguatezza delle scelte grafiche rispetto all’identità aziendale, il rispetto di canoni di interazione, gli obiettivi di progetto e molto altro.

Le competenze di un UI designer sono necessariamente molteplici e spaziano dalla grafica all’architettura informativa, dagli aspetti tecnici delle risorse sottostanti alle interfacce all’ergonomia.


Cosa fa il Digital Strategist?

Stella Fumagalli 3 Aprile 2019

Un Digital Strategist è una persona in grado di impostare o collaborare all’impostazione di una strategia aziendale tenendo in debita considerazione gli sviluppi del digitale e ciò che rende possibile.

Spesso, nel pensare al Digital Strategist, lo si identifica con un esperto di marketing digitale, in quanto si tratta di una situazione in cui il digitale ha portato cambiamenti radicali: questa identificazione è tuttavia errata e limitante, in quanto l’apporto del Digital Strategist, pur spesso riguardando aspetti di marketing, arriva ad influenzare ogni aspetto della vita aziendale.

Il contributo di un Digital Strategist è fondamentale per supportare le aziende nell’importante processo di digital transformation, sempre più necessario per rimanere adeguatamente competitivi.


Cosa fa chi si occupa di Digital PR e quali competenze deve avere?

Stella Fumagalli 3 Aprile 2019

Chi si occupa delle digital PR di un’azienda si interfaccia con giornalisti, blogger, influencer, ambassador e orchestra iniziative online per ottenere backlink di qualità e mentions con l’obiettivo di migliorare la visibilità ottenendo anche spesso l’effetto di migliorare i risultati a livello SEO.

Tra i suoi compiti c’è anche quello di occuparsi della reputazione che un brand o un’azienda ha online tenendola sotto controllo e cercando di migliorarla.

Deve anche saper individuare ed interagire con gli influencer e gli ambassador, produrre contenuti e di scrivere tenendo in considerazione le principali regole della SEO.

Chi gestisce le Digital PR è infatti al corrente delle linee guida dei motori di ricerca riguardo ai metodi più idonei per migliorare la visibilità di un contenuto; conosce anche i social network e le loro caratteristiche: a volte i suoi compiti si sovrappongono a quelli del Social Media Manager o del Community Manager perché si occupa di gestire i contenuti social, i commenti ed eventuali situazioni di crisi.

Sono tante le competenze richieste a chi si occupa di Digital PR e non è raro che spesso questa figura sia in realtà il frutto della collaborazione di tante figure professionali presenti in azienda o – nella realtà più piccole – da una sola persona con tutte le competenze che abbiamo elencato prima.

Avevamo parlato di Digital PR anche in un approfondimento del nostro blog!


Chi è e cosa fa il web copywriter?

Stella Fumagalli 3 Aprile 2019

Il web copywriter è colui che – tipicamente in collaborazione con l’art director – si occupa dei contenuti testuali di una risorsa digitale quando questi hanno carattere pubblicitario e/o commerciale.

Chi si occupa di web copywriting scrive contenuti persuasivi il cui obiettivo è una conversione (una vendita, raccogliere dati di contatto, far scaricare un contenuto, etc.) e lo fa non solo peri siti web, ma per diversi canali digitali: app, newsletter, social, etc.

Web copywriter e web editor non sono la stessa cosa: il web editor scrive contenuti il cui obiettivo principale è informare ed essere utili per gli utenti, senza un fine puramente commerciale.

Inoltre il web editor è tendenzialmente una figura più tecnica (si occupa di scrivere contenuti ma anche di caricarli sulle piattaforme per la pubblicazione, ad esempio.); tuttavia con la diffusione di nuovi strumenti che rendono la pubblicazione di contenuti sul web estremamente facile, questa sfumatura sta venendo meno.


Chi è il Social Media Manager (SMM) e qual è il suo ruolo?

Stella Fumagalli 4 Ottobre 2018

Quella del Social Media Manager (SMM) è una figura professionale che si occupa di stabilire le strategie di comunicazione per i vari profili social di un’azienda.

Per questo il SMM deve conoscere alla perfezione le caratteristiche che differenziano un social network da un altro, deve essere sempre al corrente delle ultime novità del settore e dev’essere in grado di utilizzare gli strumenti di monitoraggio delle campagne social, per tenere sotto controllo l’efficacia della strategia di comunicazione che l’azienda sta seguendo (e, a seconda dei risultati, capire quali strumenti stanno funzionando e quali, invece, non portano i risultati desiderati).

Tra le attività svolte dal Social Media Manager c’è anche il controllo di ciò che fanno gli eventuali competitor e l’analisi del pubblico di riferimento a cui l’azienda si rivolge.

Tuttavia gli obiettivi che un’azienda si pone a livello di social network possono cambiare se cambiano le esigenze dell’azienda stessa: pensiamo, per esempio, a un’impresa che passa dal voler vendere il più possibile un determinato prodotto a voler migliorare la percezione dei valori su cui si basa.

Il SMM deve essere in grado di tradurre le nuove esigenze dell’azienda in strategie social dedicate: allo stesso modo, deve essere capace di fronteggiare un possibile social media fail, crisi che devono essere “spente” sul nascere per evitare che il brand ne risenta – anche in maniera importante – in termini di reputazione e/o vendita.

E’ sempre questa figura, di solito, ad occuparsi di redigere una Social Media Policy.

Al contrario di ciò che si tende a pensare, il SMM non è colui che si occupa di pubblicare i contenuti sulle piattaforme social o di interagire con gli utenti: quelli sono compiti del Community Manager; tuttavia in molte realtà, soprattutto in quelle più piccole, queste due ruoli sono svolti dalla stessa persona e, in questi casi, il Social Media Manager si occupa anche della pubblicazione dei contenuti.


Cosa fa il Community Manager?

Stella Fumagalli 3 Ottobre 2018

Il Community Manager è una figura professionale che opera nel marketing digitale ed è il responsabile della gestione e dello sviluppo della comunità online (quella quindi che popola le piattaforme social) di un brand o di un’impresa.

Tra le sue funzioni c’è quella di trovare ed attirare gli utenti che fanno parte del pubblico di riferimento del brand, aumentare il numero dei partecipanti alla comunità, stabilire con loro relazioni durature e stabili attraverso campagne social e azioni mirate.

Il Community Manager, quindi, si occupa di mettere in pratica ciò che ha pianificato il Social Media Manager creando contenuto di valore e interessante per il pubblico di riferimento, per le piattaforme social e, spesso, anche per il blog aziendale.

Nel caso di una crisi il Community Manager dovrà occuparsi di interagire con gli utenti e di prendere tutte le misure necessarie per far tornare la situazione alla normalità, seguendo il piano di contingenza stabilito dal Social Media Manager.

Di solito il community manager è anche quello che si occupa del social customer service (anche se nelle aziende più grandi può esserci un team dedicato a questa attività).

Non è raro, soprattutto nelle realtà più piccole, che il ruolo del Social Media Manager e quello del Community Manager siano ricoperti dalla stessa persona.


Di cosa si occupa il DPO – Data Protection Officer?

Alessandro Fumagalli 11 Gennaio 2018

Il Data Protection Officer (DPO) è una figura introdotta dal GDPR (General Data Protection Regulation) incaricata di vigilare sui processi interni a una struttura relativamente alla gestione dei dati personali che vengono raccolti e processati da un’azienda.

La figura del DPO è indispensabile, a partire dal 25 maggio 2018, per le autorità pubbliche, le aziende e le organizzazioni che operano monitoraggi sistematici e quelle che processano i dati personali sensibili indicati dal GDPR.

Il DPO deve essere un professionista che abbia conoscenze specialistiche sia teoriche che pratiche della normativa in materia di protezione dei dati personali. Può essere selezionato tra i dipendenti del titolare del trattamento, oppure essere un libero professionista esterno.

Il DPO deve poter lavorare in autonomia e indipendenza; resta però tenuto a fornire consulenza al titolare e al responsabile del trattamento rispetto alle disposizioni vigenti, e a sorvegliare sull’osservanza delle misure previste dal Regolamento UE 679/2016.

I dati di contatto del DPO devono essere resi pubblici, comunicati agli interessati e all’autorità di controllo competente.


Come faccio a diventare Web Editor?

Stella Fumagalli 19 Aprile 2011

Proprio per via del rapido e continuo sviluppo dei processi della rete, il web editor si forma principalmente sul campo, tramite l’esperienza continua, facendo del lavoro quotidiano la sua fonte di apprendimento principale.

Il web editing è elaborazione di testi per il web, e sarebbe paradossale voler intraprendere questa attività senza avere una sincera passione per la scrittura (o almeno per gli argomenti sui quali si intende scrivere per il web).

La passione rappresenta un elemento necessario ma non sufficiente per diventare un buon web editor: anche questa attività infatti necessita di una serie di conoscenze specifiche che, anche se non vincolanti, garantiscono un ottimo punto di partenza.

La formazione ideale per un web editor è una laurea in materie umanistiche che garantisca la dimestichezza con la scrittura e con la comunicazione in generale (oltre, ovviamente, alla padronanza della lingua italiana).

Fondamentale per un web editor è naturalmente anche l’interesse per il mondo di internet e per le sue forme di comunicazione, necessario per integrare ai testi elaborati gli altri elementi che costituiscono una pagina web (immagini, file audio e video, link, elementi pubblicitari) e per restare sempre “sul pezzo” in un settore in rapida e continua evoluzione.

In tal senso le conoscenze informatiche di un web editor non possono limitarsi, ad esempio, all’uso di programmi di videoscrittura ma estendersi, quantomeno, ai principali strumenti di navigazione e comunicazione sul web, indispensabili per ricercare informazioni e condividerle con i lettori: browser, motori di ricerca, posta elettronica, community, blog, chat, etc.

Inoltre la conoscenza dell’inglese, considerata la lingua internazionale del web, non può non essere considerata fondamentale.

Mentre la carta stampata è nella maggior parte dei casi riservata a professionisti del settore, chiunque può scrivere per il web, ad esempio aprendo un blog personale. Questo può rappresentare un buon punto di partenza, ma abbiamo già sottolineato che per diventare un buon web editor la passione è condizione necessaria ma non sufficiente. E’ necessario acquisire professionalità, conoscenze specifiche e metodo: scrivere opinioni in una community o su un forum, collaborare con testate giornalistiche online, in generale scrivere in ambiti in cui si possa ricevere un feedback e “misurare” la qualità e l’efficacia della propria produzione sono solo alcune delle molteplici strade da cui si può iniziare questo percorso.

 


Quali sono i compiti del Web Editor?

Stella Fumagalli 19 Aprile 2011

Il compito del web editor è quello di elaborare testi per il web (web editing), adattando la sua scrittura nel tono, nella forma e nel linguaggio, al contesto e al bacino di utenza di riferimento, in modo da essere sempre efficace nel raggiungere gli obiettivi prefissi.

Oltre alla stesura vera e propria del testo, il web editor deve naturalmente occuparsi anche di tutti quei processi strettamente legati alla scrittura: dal reperimento delle informazioni alla correzione di bozze, passando attraverso la gestione di contatti e fonti.

Tuttavia, così come internet è un media con peculiarità molto differenti rispetto a quelli tradizionali, anche l’attività del web editor presenta delle singolarità rispetto alle sue controparti offline: richiede anche il compito di impaginare i testi che scrive, renderli completi integrando ad essi altri elementi di comunicazione disponibili sul web e promuovere i contenuti agli occhi dei motori di ricerca utilizzando tecniche di SEO.

La scrittura sul web tuttavia, oltre a quelle già citate, ha nei confronti della scrittura tradizionale un’altra differenza fondamentale: è sempre viva, anche dopo la pubblicazione.

Un testo in rete può essere modificato, integrato, commentato, e resta presente in internet per periodi spesso molto lunghi. Uno dei compiti del web editor è far sì, per quanto possibile, che i testi rimangano attuali, operando un continuo processo di aggiornamento, rivolto tanto all’utente quanto ai motori di ricerca.

Un buon web editor deve cercare di fare sue le esigenze dell’internauta, analizzarle, e presentare testi che ne siano adatti, coinvolgenti al punto da pilotare la navigazione dell’utente stesso verso l’obiettivo iniziale della scrittura, sia esso informativo, emotivamente comunicativo o commerciale.

 


Chi è il Web Editor?

Stella Fumagalli 19 Aprile 2011

Se il “web editing” è l’attività di elaborazione dei testi da pubblicare in rete, il “web editor” è la persona che fisicamente si occupa di questa attività: è il “redattore” dei contenuti destinati ad apparire online.

L’attività del web editor, rispetto alle sue controparti legate ai media tradizionali, presenta delle caratteristiche particolari.

Se da un lato si occupa anche lui della ricerca di informazioni, della gestione dei contatti, della correzione di bozze e della stesura dei testi, dall’altro la sua attività richiede attenzioni, competenze e conoscenze specificatamente connesse al media internet.

A questo proposito il web editor, oltre ad essere efficace, deve essere anche flessibile: il tono, il linguaggio e la forma utilizzati nei suoi testi devono costantemente essere valutati e ponderati per risultare in linea con il contesto di riferimento, che su internet presenta differenze sensibili persino all’interno dello stesso sito (immaginiamo, ad esempio, di confrontare la sezione blog e le pagine istituzionali di un sito aziendale).

Il web editor, pertanto, deve conoscere profondamente tutti gli elementi comunicativi multimediali (immagini, file audio/video, animazioni, elementi pubblicitari, etc.) da associare al testo e occuparsi della sua impaginazione e della creazione di percorsi ipertestuali chiari e fruibili, che guidino l’utente in un’esperienza di navigazione profonda e soddisfacente.

Saper utilizzare i link in maniera efficace, senza eccessi, seguendo uno schema mentale che ha come punto di arrivo l’obiettivo della comunicazione (sia esso informare, vendere, comunicare emozioni o altro), è infatti una delle caratteristiche essenziali in grado di trasformare un buon testo in un efficace veicolo di comunicazione online.

Il web editor ha un’altra esigenza assolutamente specifica per la sua figura: non deve rendere conto soltanto della correttezza della sua scrittura o dell’uso degli altri mezzi di comunicazione tipici del web, ma anche del loro contributo alla visibilità del sito.

I suoi testi, infatti, oltre ad essere efficaci devono seguire le regole di SEO e servire così da base per un buon posizionamento del sito sui motori di ricerca: prerogativa del web editor è costruire testi leggibili, completi e comunicativi, con un occhio di riguardo verso la gestione delle keyword, le parole chiave per le quali ci si propone l’obiettivo di migliorare la visibilità del sito.

I web editor di Axura, nel rispetto dei tempi di elaborazione e pubblicazione (altro fattore di fondamentale importanza all’interno di un mondo dai ritmi rapidissimi come internet), sono in grado di fornire testi efficaci, grazie ad una specifica formazione che tiene conto di tutte queste caratteristiche: una comprensione profonda delle esigenze del cliente, unita alle conoscenze relative al mondo del web, ai suoi processi e alle richieste dei suoi utenti, sono la chiave per una visibilità concreta e duratura e una efficace comunicazione verso i propri utenti.

 

 


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il posizionamento (nella sua accezione di attività) è l'insieme delle azioni volte a migliorare la posizione di una pagina web nelle pagine di risultato dei motori di ricerca (SERP).