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Dal responsive design al design modulare: ecco il nuovo sito di Axura!

Alberto Giacobone

Tempo di lettura: 10′

Il nuovo sito internet di Axura
Il nuovo sito internet di Axura

Per raccontare la messa in linea del nostro nuovo sito aziendale e in qualche modo il lungo periodo che ci ha visto in rete con una pagina temporanea, potremmo esordire con un classico: “c’è voluto un po’ più del previsto, ma ne è valsa la pena” o ancora, richiamare il luogo comune del “calzolaio che gira con le scarpe rotte”. Si tratta di due approcci evergreen: uno sposta subito l’attenzione sul “qui e ora” (“scurdammoce ‘o passato”) mentre l’altro fa da giustifica, senza però dirci se il calzolaio è bravo o meno.

Ed è proprio qui il punto su cui invece è importante riflettere, nel rapportarsi con qualcuno che dovrà prendersi cura della nostra presenza in rete (che, come abbiamo più di una volta avuto occasione di ribadire, è sì il sito internet ma anche “tutto il resto”, un insieme sempre più variegato di luoghi e situazioni che costituiscono punti di contatto con uno o più interlocutori): sa fare bene il suo mestiere? Mi potrà davvero aiutare ad ottenere il meglio dalla mia presenza in internet? Mi saprà consigliare bene ed accompagnare adeguatamente nelle mie attività online?

Il blog su cui si sta leggendo questo articolo, in parte, è già una risposta: a scorrerlo, si trovano consigli, riflessioni e spunti che abbiamo voluto condividere anche in assenza di pagine istituzionali. Parliamo di pubblicità online e web marketing, della nostra attività come editori di un portale di rilievo nazionale ( www.ultimoprezzo.com ), delle esperienze maturate in anni di attività (il 2012 ci vede al traguardo del “decennale” dell’azienda) e di tanti altri argomenti e continueremo a farlo in quanto riteniamo questo canale di comunicazione davvero fondamentale per un’azienda che vuole veramente essere presente in rete.

Tramite questi post è possibile conoscerci meglio, capire quello che riteniamo importante ed a cui prestiamo attenzione, comprendere alcune nostre scelte di campo, etc.

Quello che invece solo ora portiamo sul mercato è una presenza istituzionale, ovvero il classico sito web aziendale, che per un’agenzia che si occupa di realizzare e promuovere presenze internet è sia un’occasione che una sfida.

L’occasione è quella di realizzare un progetto internet in qualche modo al di fuori dei normali vincoli, in primis tempo e budget: la sfida è quella di andare oltre una “ottima esecuzione”, per avventurarsi nella realizzazione di qualcosa di particolarmente innovativo.

In questo senso, abbiamo voluto mettere in linea un sito dal design modulare, capace di ridisporre i suoi elementi a seconda della larghezza dello schermo, adattandosi così alla visualizzazione su qualsiasi dispositivo, dagli smartphone ai computer con gli schermi ad alta risoluzione. Il trend su cui ci innestiamo è sicuramente quello del responsive design, che tiene in considerazione la pletora di dispositivi con cui oggi si fruisce di una risorsa accessibile via internet.

Una particolare sfida tecnica che abbiamo affrontato è legata all’indicizzabilità di contenuti dinamici messi a disposizione del visitatore tramite chiamate AJAX: a questo scopo, seguendo le indicazioni offerte dagli stessi tecnici di Google, sono stati adottati appositi accorgimenti per ottenere da una parte un’esperienza di navigazione fluida e dall’altra una corretta indicizzabilità dei contenuti.

Il sito, così strutturato, è sicuramente in divenire: nel tempo andremo a realizzare nuovi moduli, dedicati a “situazioni” specifiche (sulla falsariga di quello attualmente destinato a Twitter) e la strada dell’integrazione modulare riflette l’evoluzione di internet, sempre più fatta di dati (che siano testi, immagini, video o altro) che vengono presi a partire da fonti multiple e riproposti in base a necessità ed utilità. YouTube, Instagram, ma anche altri dati integrati direttamente da fonti come Google Analytics e altre piattaforme tramite apposite API.

In un’ottica evolutiva quindi abbiamo sempre meno a che fare con “pagine web” e sempre più con dei veri e propri cruscotti informativi, capaci di farci accedere alle informazioni intuitivamente e rapidamente: le tecniche di Data Visualization sono in rapida evoluzione, sia a fronte dell’aumentata potenza di calcolo dei dispositivi a nostra disposizione sia a fronte delle nuove interfacce che progressivamente andranno a sostituire mouse e tastiera, che saranno sempre più naturali (le chiamano infatti Natural User Interfaces) e sempre più capaci di interpretare i nostri segnali.

Un esempio? Il leap 3D di Leap Motion, in arrivo sul mercato all’inizio del 2013 al costo di 70 dollari, è già dai video dimostrativi capace di far impallidire i dispositivi immaginati dalla fantascienza in film come Minority Report.

Grazie a questi dispositivi, la manipolazione di informazioni su piani tridimensionali sarà un’esperienza naturale, ulteriormente rinforzata dalla disponibilità di schermi 3D fruibili senza bisogno di appositi occhialini. Quando? Tra pochi mesi.

A guardare avanti, il nostro petit project può sembrare quasi un divertissement, ma lo riteniamo un punto di passaggio necessario, un piccolo anello di un’evoluzione nell’input / output dell’uomo che sta correndo a ritmi vertiginosi, dematerializzandosi sempre più: la frontiera, neanche troppo lontana, è quella del puro pensiero, che già oggi siamo in grado di leggere: se solo pochi anni fa ci sembravano fantascienza smartphone migliaia di volte più “capaci” di computer grandi come stanze intere e che ora abbiamo ogni giorno con noi, è bene prepararsi a una comunicazione attraverso internet molto diversa da quella che conosciamo oggi.

P.S. Sulla spiegazione del lungo periodo in linea con una pagina temporanea, è vero, abbiamo un po’ svicolato, ma è giusto raccontarlo come un’indebita defaillance, a cui siamo lieti di aver posto, finalmente, rimedio 😉