In un nostro precedente approfondimento abbiamo scritto di come un’azienda può raccontare una storia memorabile, facendo appello alle emozioni del proprio pubblico di riferimento e con la quale i propri interlocutori si possano identificare.
Abbiamo visto come un brand può soffrire in maniera significativa a causa di dichiarazioni infelici delle persone che lavorano in un’azienda e le cui opinioni – agli occhi del pubblico – passano ad essere quelle dell’azienda stessa (come quando Guido Barilla prese una posizione netta contro gli omosessuali in relazione con il suo brand) ma – per la stessa ragione – determinate azioni possono far guadagnare punti a un’azienda agli occhi dei consumatori (ad esempio in seguito alla donazione di 2,5 milioni di dollari da parte di Jeff Bezos – CEO di Amazon – per la campagna a favore del referendum per l’introduzione dei matrimoni gay a Washington).
A risentirne in negativo o in positivo delle azioni e dichiarazioni dei singoli è l’identità del brand o – in inglese – la brand identity: di cosa si tratta?continua a leggere »