Nel 2018 sono ormai tante le aziende che hanno compreso le potenzialità offerte dall’avere un proprio sito internet.
(tante, anche se ancora 37 su 100 in Italia stanno rinunciando ad averne uno secondo un’indagine piuttosto recente di Doxa e Groupon)
Se questo aspetto è importante lo è altrettanto saper interpretare i dati che attraverso il sito – e gli strumenti di monitoraggio che possiamo integrare in esso – siamo in grado di raccogliere giorno dopo giorno.
La pagina dei contatti (quando c’è) è la porta di ingresso che offre in maniera molto concreta la percezione della forza di un sito internet: se un potenziale cliente ci contatta compilando la scheda contatti con i propri dati, o ci telefona dicendo “ho visto il vostro sito e…”, è chiaro che il sito è stato utile nel processo di acquisizione del cliente.
Esistono però anche altri strumenti in grado di aiutarci ad avere il polso di cosa ha fatto (e visto) chi è arrivato sulle nostre pagine, e di analizzare questi dati anche in forma aggregata.
Uno dei più completi (e, anche per questo, utilizzati) è Google Analytics: ne avete già sentito parlare?