Con il termine TrustRank® ci si riferisce ad un algoritmo acquistato nel 2005 dal motore di ricerca Google per distinguere le pagine web affidabili dallo spam.
Il TrustRank® è solo uno dei metodi che i motori di ricerca utilizzano per tutelarsi, ed in questo caso l’intervento umano viene in aiuto dell’algoritmo, addestrandolo a riconoscere i siti ottimizzati in maniera non naturale.
Il processo, infatti, inizia con una selezione automatica di un piccolo numero di siti campione non ancora classificati dall’algoritmo. Una volta che gli operatori analizzano questi siti, dividendoli in siti affidabili e siti spam, l’algoritmo viene poi indirizzato a classificare l’intero indice secondo i criteri utilizzati dagli operatori, valorizzando o penalizzando le pagine secondo il grado di vicinanza o lontananza che hanno con i campioni “affidabili” o “spam”.
I siti che possono essere considerati spam, valorizzati utilizzando tecniche di Black Hat SEO, sono numerosissimi nel web, ma allo stesso tempo il lavoro di risposta dei motori di ricerca è incessante. Il risultato è che molti domini ottimizzati in modo scorretto vengono “bruciati” una volta scoperti, vanificando gli investimenti sostenuti fino a quel momento e costringendo il webmaster o l’azienda a ricominciare il lavoro da capo, con una ovvia e sensibile perdita in termini di ROI (Return on investment – ritorno degli investimenti).