La domanda è retorica: quante volte ci siamo trovati a voler o dover condividere una o più schermate?
Se rientriamo nel 5% circa degli utenti Mac, per la parte “statica” (ovvero le foto allo schermo o “screenshot”) il gioco è facile:
command + shift + (3 per l’intero schermo, 4 per una porzione) e voilà, ecco la nostra immagina salvata sul desktop in formato PNG.
(se poi prima della sequenza premiamo control, l’immagine non viene salvata sul desktop ma in memoria, per permetterci di incollarla dove vogliamo).
Sui c.d. PC invece, viene in soccorso il mitico tasto Stamp, che con il suo compagno Paint, sono la salvezza del neofita: Stamp + Paint, ed ecco una schermata salvata in immagine in poche semplici mosse!
Per tutti i dettagli di queste procedure, c’è già la più che utile pagina dedicata su wikipedia.
Superato questo primo “passaggio obbligato”, si arriva al punto della questione: quando salviamo lo schermo (immagine o filmato che sia) lo stiamo di solito facendo per “condividerlo” con qualcuno e nella maggior parte dei casi, vogliamo farlo molto in fretta.
Come fare?
Il rimedio di molti per condividere un’immagine? Copiarla dentro un documento di Microsoft Word e inviare quest’ultimo via email.
Se in sè non c’è un giusto ed uno sbagliato e quindi anche questo “metodo”, nel momento in cui “contribuisce” a risolvere un problema, comunque fa il suo, ci sono modi molto più efficienti per condividere una schermata, immagine o filmato che sia: ad esempio, Jing!
Jing è un altro esempio di prodotto / servizio Freemium:
nella versione gratuita, possiamo usare il programma per catturare qualsiasi area dello schermo, salvando sia un’istantanea (in formato PNG) che un filmato di 5 minuti (in formato SWF).
Fino a qui però, non abbiamo a che fare con nulla di sorprendente: quello che rende Jing particolarmente interessante è l’account gratuito da 2 Gigabyte di spazio e 2 Gigabyte di banda mensile per tutto quello che vorremo condividere (e se spazio o banda non ci bastano, ne potremo comprare di più).
Grazie a questo servizio, potremo rapidamente condividere un qualsiasi filmato o una qualsiasi istantanea del nostro schermo.
Un esempio? Eccolo qui!
Quanto ci è voluto per realizzarlo e condividerlo? Pochissimi secondi! Il filmato che ho realizzato non ha audio, ma possiamo scegliere diverse sorgenti (line in, microfono, etc.).
Questa è la semplicità di Jing, un vero e proprio “compagno di lavoro” che ci permette di mostrare il nostro schermo senza ricorrere a soluzioni più invasive come i programmi di controllo remoto in tempo reale (tra cui l’apprezzatissimo TeamViewer).
Cosa offre la versione Pro (al costo di 14,95 dollari all’anno)? Prima di tutto, il salvataggio in formato MPEG-4 del video, insieme alla possibilità di uploadare direttamente su Youtube quanto registrato. Va anche notato che il sistema di registrazione è più efficiente e consente di mantenere una qualità video superiore, soprattutto se si stanno registrando delle animazioni o dei video in riproduzione sullo schermo (la versione gratuita, in questo senso, è decisamente meno performante).
Inoltre, vengono rimossi i vari loghi e i vari elementi pubblicitari che invece accompagnano la versione gratuita.
Infine, nella versione Pro possiamo aggiungere al flusso video anche quello di una webcam, una funzionalità che risulta molto utile nel realizzare degli “Screencast” con un tocco di personalità in più.
Free o Pro, quale scegliere? Per un uso “informale”, la versione gratuita è più che sufficiente: è già davvero un ottimo prodotto / servizio e se la presenza dei loghi del servizio non ci infastidisce o non abbiamo strettamente bisogno di una delle funzionalità della pro, ben possiamo rimanere nel reame del “gratuito”.
Se invece ci scopriamo a fare un uso più significativo di Jing o anche solo desideriamo ringraziare la società che lo produce e gestisce in maniera tangibile, il costo annuo è più che abbordabile!