Quando si parla di internet, alcuni commentatori tendono a rappresentarlo come un mondo “altro” rispetto a quello reale e a paragonarlo al Far West, ossia a un luogo (ancora) privo di leggi e regole dove spesso chi fa la voce più grossa o tiene dei comportamenti spregiudicati (e sul filo delle regole, quando non oltre) riesce a farla franca.
In questa considerazione c’è certamente una parte di verità: tra profili falsi e furti di identità, “mi piace” acquistati in maniera fraudolenta, bot che condividono automaticamente dei messaggi facendoli diventare virali, calunniatori che restano impuniti e altri casi che ci vengono raccontati dalle cronache, il campionario è ricco.
Se su alcuni aspetti il legislatore è sicuramente in ritardo, per altre situazioni invece c’è già un quadro definito che è bene rispettare. Farlo è importante non solo per evitare sanzioni (che possono anche essere salate…), ma anche per offrire, agli occhi di chi conosce gli obblighi di legge, la percezione di avere a che fare con una realtà attenta a questi aspetti.
Le aziende che hanno una presenza internet propria – al pari delle persone che aprono un sito per esercitare un’attività commerciale di qualche tipo – sono tenute al rispetto di una serie di Leggi, regole e articoli del Codice Civile che ancora troppo spesso vengono ignorati.
Andiamo a vedere, caso per caso, quali sono nel 2018 gli obblighi che il proprietario di un sito internet è tenuto a rispettare per avere un sito “a norma di Legge”.