Si definisce “dark pattern” (modello oscuro) un’interfaccia realizzata con lo scopo di ingannare gli utenti portandoli a compiere azioni per loro svantaggiose o sconvenienti (ma vantaggiose per chi progetta l’interfaccia), ad esempio iscriversi a un servizio o acquistare qualcosa (software, prodotto, etc.).
Quando navighiamo siti web o applicazioni difficilmente leggiamo tutti i testi che appaiono in pagina: di solito “scansioniamo” la pagina leggendola per sommi capi e facendo una serie di supposizioni riguardo al suo contenuto.
Alcune realtà approfittano di questa dinamica per indurre gli utenti a credere che una pagina dica una cosa quando in realtà ne dice un’altra.
Lo user experience designer Harry Brignull ha coniato il neologismo “dark pattern” il 28 luglio 2010 con la registrazione del sito darkpatterns.org che contiene una serie di informazioni per imparare a riconoscere queste situazioni e a difendersi.
Le tipologie di dark pattern più popolari sono:
Domande a trabocchetto
Domande che se guardate velocemente sembrano chiedere una cosa, ma se lette attentamente chiedono tutt’altro.
Sneak into Basket (intrufolarsi nel carrello)
Da qualche parte nel percorso di acquisto il sito mette di nascosto un articolo aggiuntivo nel carrello.
Roach motel (motel per scarafaggi)
Una situazione in cui è molto facile entrare ma molto difficile uscire (conti correnti che si aprono online ma che per essere chiusi hanno bisogno di raccomandate con ricevute di ritorno, etc.).
Privacy Zuckering
Si viene indotti con l’inganno a condividere pubblicamente più informazioni su se stessi di quanto si intenda realmente fare.
Price Comparison Prevention
Il venditore rende difficile confrontare i prezzi degli articoli in modo tale che sia complicato prendere una decisione informata.
Misdirection
Il design della pagina focalizza l’attenzione dell’utente su una cosa per distrarlo da un’altra.
Costi nascosti
All’ultimo passo del processo di checkout appaiono spese inaspettate (costi di spedizione, tasse, etc.)
Bait and Switch
L’utente viene invitato a fare un’azione attraverso una promessa che poi non viene mantenuta.
Confirmshaming
L’atto di colpevolizzare l’utente nel prendere una certa decisione.
Annunci mascherati
Annunci che sono mascherati da altri tipi di contenuto per portare l’utente a cliccare.
Continuità forzata
Quando una prova gratuita finisce e il costo del servizio viene addebitato senza alcun avviso.
Friend Spam
Richiesta di permesso per accedere ai contatti di un utente per poi mandare messaggi di spam che risultano mandati dall’utente stesso