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Che cosa sono i “Featured Snippets” di Google?

Alessandro Fumagalli 12 Ottobre 2018

Si chiamano featured snippet i box che compaiono su Google come primo risultato per alcune particolari ricerche (sono chiamati anche “posizione zero“).

I featured snippet sono stati introdotti nel 2014 e sono anche facilmente riconoscibili a livello visivo, perché devono catturare l’attenzione di chi sta utilizzando il motore di ricerca: oltre a essere inseriti all’interno di un box immediatamente evidente presentano un testo leggermente più grande rispetto ai normali risultati di ricerca.

I featured snippet contengono un riassunto della risposta alla domanda che abbiamo posto a Google, estrapolato da una pagina web, e il rimando alla URL della pagina stessa. Vengono proposti quando Google ritiene che il contenuto sia in grado di soddisfare con maggiore semplicità e immediatezza la necessità di chi sta effettuando una ricerca.

I featured snippet vengono creati automaticamente da Google quando Google stesso riscontra che in una pagina web c’è una risposta particolarmente utile e significativa a una delle domande che vengono poste in ogni istante al motore di ricerca.

I featured snippet sono essenzialmente di cinque tipi:

  • A paragrafo, quando estrapolano una porzione di testo che Google considera essere la migliore risposta alla domanda che viene posta al motore di ricerca. Molto spesso si tratta di risposte brevi nello stile delle FAQ
  • A elenco numerato, quando indicano l’ordine dei diversi passaggi necessari per fare qualcosa (è il caso, per esempio, delle ricette di cucina
  • A elenco puntato, quando tirano fuori una lista che però non è basata su un ordine di comparsa o una gerarchia dei concetti
  • A tabella, un formato generato da Google recuperando i dati di cui ha bisogno e organizzandoli in maniera ordinata e facilmente leggibile a colpo d’occhio
  • Gli snippet “due in uno” che abbinano contenuti di due generi diversi (come un testo e un video)

Esiste anche una versione dei featured snippet per i video: in questo caso, Google restituisce il passaggio esatto in cui si parla dell’argomento della richiesta, senza costringere l’utente a visualizzare tutto il filmato per ottenere la risposta che sta cercando.

Non è possibile contrassegnare una pagina web perché venga utilizzata per la creazione di uno featured snippet: la scelta, che viene operata da Google, si basa su alcuni parametri che definiscono il livello di qualità della risposta.

E’ invece possibile chiedere che un proprio contenuto non venga indicizzato e utilizzato come featured snippet inserendo il tag <meta name=”googlebot” content=”nosnippet”> nella pagina web.


Cos’è il report sul social engagement di Google Analytics?

Stella Fumagalli 14 Settembre 2011

Letteralmente, “engagment” può essere tradotto in “coinvolgimento”: lo strumento di analisi in questione consente a chi lo impiega di verificare il coinvolgimento sociale dei soggetti tracciati, che si esprime tipicamente attraverso azioni come il click sul pulsante “mi piace” (nel contesto del social network Facebook) o l’azione di “seguire” una fonte (nel contesto del social network Twitter).

L’integrazione del social network di Google è automatica, mentre l’integrazione degli altri social network richiede l’intervento di una figura dalle adeguate competenze.

Data la crescente importanza delle interazioni sociali correlate ad un sito web o altro oggetto di analisi, questo strumento consente di valutare la situazione anche sotto questo punto di vista per programmare gli interventi da compiere per aumentare il coinvolgimento sociale degli utenti.


Come fa Google a rispettare il budget giornaliero imposto?

Stella Fumagalli 31 Maggio 2011

Quando indichiamo a Google di investire un budget giornaliero (ad esempio 100 euro al giorno) una cosa che “sorprende” chi si è avvicinato da poco a questo strumento pubblicitario innovativo è la capacità di Google di “rispettare” questo limite, quale che sia, sforando solo a volte e di pochissimi punti percentuali.

In realtà, le informazioni che Google ha a disposizione sulle abitudini di navigazione e ricerca dei suoi utenti sono moltissime e consentono di determinare con notevole precisione, in maniera “predittiva”, quante ricerche verranno effettuate nell’arco di una giornata con una determinata stringa di ricerca.

In base a questa informazione, ed in base al pregresso statistico di “click” dei nostri annunci rapportati alle visualizzazioni (se la nostra modalità di pagamento è CPC), Google è in grado di decidere “quando interrompere” la visualizzazione dei nostri annunci (evitandoci quindi ulteriori click per la giornata), proteggendo quindi il nostro budget massimo.

Inoltre, sempre in maniera predittiva, Google è in grado di “calibrare” la visualizzazione degli annunci durante l’arco della giornata, a tutti gli effetti “calmierandoli” per offrirci una garanzia in più sul nostro budget.

Ragionando al contrario invece, Google non ci può assicurare che andrà ogni giorno a investire tutto il budget che gli abbiamo messo a disposizione: se infatti non ci sono sufficienti ricerche associate alle parole chiave che abbiamo scelto o il nostro annuncio non suscita il dovuto interesse, potremo trovarci con un budget investito inferiore alle nostre aspettative.

Per questo motivo, se vogliamo essere sicuri che nel corso della campagna pubblicitaria venga effettivamente investito il budget da noi previsto, dovremo verificare con una certa regolarità il nostro investimento (anche sfruttando eventuali avvisi automatici).

 


Che cos’è il Keyword Advertising?

Stella Fumagalli 19 Aprile 2011

Il keyword advertising è un modo di fare pubblicità online che si basa sul concetto di parola chiave (keyword): il messaggio promozionale viene presentato all’utente in risposta ad una sua specifica ricerca (come fa Google Adwords®) oppure in relazione a determinati termini che compaiono in una pagina di un sito (Contextual Advertising).

Anche sul web la pubblicità è in continua evoluzione: le vecchie campagne (come i banner, ad esempio) diventano via via meno efficaci e vengono sostituite da forme promozionali differenti e più vicine alle nuove abitudini degli utenti. Una di queste è sicuramente l’uso massiccio dei motori di ricerca, e il keyword advertising sfrutta questa tendenza a fini pubblicitari: l’utente cerca sul motore una o più parole chiave, ottenendo dei risultati, e, contemporaneamente, anche messaggi promozionali attinenti alle stesse keyword ricercate.

Il keyword advertising in questo modo, proprio perché mirato e inerente all’argomento d’interesse per l’utente, ha molte possibilità di risultare efficace.

Anche Google, il più famoso tra i motori di ricerca, promuove questo tipo di pubblicità: Google Adwords® è la sezione di Google dedicata al keyword advertising.

I webmaster creano un annuncio completo di titolo, descrizione breve, keywords e link al sito da pubblicizzare, e stipulano con il motore di ricerca un accordo Pay per Click legato a specifiche parole chiave; una volta stipulato l’accordo, l’annuncio appare all’utente accanto ai risultati di ogni ricerca su quelle determinate parole chiave (spesso evidenziato anche cromaticamente).

Essendo una campagna pubblicitaria a pagamento, questo tipo di keyword advertising garantisce al sito pubblicizzante una visibilità immediata e viene spesso utilizzato per rendere più rapido il posizionamento nelle SERP dei motori di ricerca (in attesa che i webmaster, attraverso le tecniche di SEO, assicurino alla pagina una visibilità stabile).

 


Che cos’è il TrustRank®?

Stella Fumagalli 14 Aprile 2011

Con il termine TrustRank® ci si riferisce ad un algoritmo acquistato nel 2005 dal motore di ricerca Google per distinguere le pagine web affidabili dallo spam.

Il TrustRank® è solo uno dei metodi che i motori di ricerca utilizzano per tutelarsi, ed in questo caso l’intervento umano viene in aiuto dell’algoritmo, addestrandolo a riconoscere i siti ottimizzati in maniera non naturale.

Il processo, infatti, inizia con una selezione automatica di un piccolo numero di siti campione non ancora classificati dall’algoritmo. Una volta che gli operatori analizzano questi siti, dividendoli in siti affidabili e siti spam, l’algoritmo viene poi indirizzato a classificare l’intero indice secondo i criteri utilizzati dagli operatori, valorizzando o penalizzando le pagine secondo il grado di vicinanza o lontananza che hanno con i campioni “affidabili” o “spam”.

I siti che possono essere considerati spam, valorizzati utilizzando tecniche di Black Hat SEO, sono numerosissimi nel web, ma allo stesso tempo il lavoro di risposta dei motori di ricerca è incessante. Il risultato è che molti domini ottimizzati in modo scorretto vengono “bruciati” una volta scoperti, vanificando gli investimenti sostenuti fino a quel momento e costringendo il webmaster o l’azienda a ricominciare il lavoro da capo, con una ovvia e sensibile perdita in termini di ROI (Return on investment – ritorno degli investimenti).

 


Che cosa sono i motori di ricerca?

Stella Fumagalli 13 Aprile 2011

Il “search engine” (o motore di ricerca) è un server che consente a chi lo interroga di individuare siti e risorse attinenti con le parole di ricerca utilizzate: tutte le pagine trovate dal motore, attraverso un software chiamato “spiderbot“, vengono inserite in un archivio consultabile.

I motori di ricerca rappresentano i siti in assoluto più visitati su internet, ed ogni giorno milioni di utenti effettuano letteralmente centinaia di milioni di ricerche (se siete curiosi di sapere cosa cerca la gente su Internet, Google, il più importante motore di ricerca in assoluto, propone un breve resoconto).

Alcuni dei motori di ricerca più noti ed utilizzati sono ad esempio il già citato Google e Bing, un motore di ricerca la cui importanza è in costante aumento.

 


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Quando si pensa ad una web agency, il primo pensiero è: "sono quelli che ti fanno il sito". In effetti, è quello che molti si limitano a fare, sulla base delle richieste più o meno adeguate di un committente.

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Definitioner

Spiderbot
chiamato anche “spider”, “robot” o “crawler”, è il software che si occupa di analizzare i contenuti della rete per conto di un motore di ricerca.
Motore di ricerca
in inglese "Search Engine", è un servizio che consente di cercare tra le informazioni pubblicate sul web: in base alla stringa di ricerca digitata e ad altri parametri, fornisce i risultati che ritiene più pertinenti.