WordPress si aggiorna e arriva (tra molto poco è arrivato!) alla versione 3.0. Ottimo, un pretesto per iniziare a tenere il blog della nostra azienda! Del resto, da qualche parte si deve pur cominciare, no?
Serve davvero avere un sito internet?
Oggi in ufficio è nata l’occasione di chiaccherare di una realtà milanese, un mercatino dell’usato che si distingue per il tipo di prodotto proposto alla sua clientela: abiti, vestiti e accessori di alta marca, usati poco o a malapena, messi in vendita a prezzi particolarmente interessanti.
La riflessione sul come avrebbe potuto essere il sito internet di una simile realtà si è presto trasformata nella considerazione sull’opportunità o meno di realizzare un sito internet vero e proprio: da fare assolutamente? La risposta è “non necessariamente“.
I contenuti di un sito web: quanto costa trascurarli?
Sempre rimanendo nell’ambito dei siti internet “aziendali”, proponiamo alcune riflessioni sui “contenuti del sito web”, un importante aspetto di una adeguata presenza in internet spesso non adeguatamente compreso e valorizzato, nonostante il mantra:
Content is king (in italiano suona più o meno come “il contenuto è il re”)!
Vediamo, siete mai incappati nel cosidetto “lorem ipsum”?
Flattr, you ought to get the big brands in the game! (you’re making the wrong people pay for all the love)
Let me clear the ground from any doubt: I like Flattr, a lot, and I’m in! Social micropayments, allowing you to easily reward others when you think they deserve it? This is something big, really, a game changer. But … there’s a biggie to be smoothed out somehow before this really can take off for real, which relates to who “really” pays the bill for all this love! What if I could share some love for free?
16 Libbre bakery cafè: una ricetta tutta da scoprire
E’ iniziata da poco, l’avventura del 16 Libbre bakery cafè, ma la ricetta sembra davvero essere di quelle giuste: apre i battenti solo lo scorso mese in quel del Centro Commerciale Campania (uno dei più grandi e importanti d’Italia) ed ha già conquistato il favore (e il palato) di moltissimi avventori.
Condividere file o cartelle? Facile con Dropbox!
Nel nostro lavoro ci troviamo spesso a ricevere immagini e documenti dai clienti: la maggior parte delle volte (ok, diciamo pure il 90%) arrivano via email, anche quando sono di dimensioni considerevoli (più di qualche megabyte).
Questa modalità di invio presenta alcuni inconvenienti, che si possono evitare: ci sono soluzioni migliori e ne segnaliamo una in particolare, Dropbox!
Ecco il nuovo webmasterpoint.org!
Secondo alexa, webmasterpoint.org è tra i primi 500 siti più visitati in Italia.
Considerando che a tutti gli effetti è quello che dichiara di essere (un punto di riferimento per i professionisti ICT), impegnarsi nel suo restyling è stata davvero una bella sfida!
Le presentazioni Powerpoint sono (spesso) noiose: alternative? Prezi!
Non ce ne voglia Microsoft, ma Powerpoint è il classico esempio di software che se “usato male” può rivelarsi “letale” (soprattutto nel periodo postprandiale). (Per capirci e sorridere un po’, in fondo al post, abbiamo embeddato due video esilaranti su “come NON fare una presentazione Powerpoint”)
Alternative? Oggi ne presentiamo una che ci sembra davvero interessante: Prezi!
Salvare quello che si vede sullo schermo e condividerlo: immagine o filmato, con Jing è facile (e anche gratis)
La domanda è retorica: quante volte ci siamo trovati a voler o dover condividere una o più schermate?
Se rientriamo nel 5% circa degli utenti Mac, per la parte “statica” (ovvero le foto allo schermo o “screenshot”) il gioco è facile:
command + shift + (3 per l’intero schermo, 4 per una porzione) e voilà, ecco la nostra immagina salvata sul desktop in formato PNG.
(se poi prima della sequenza premiamo control, l’immagine non viene salvata sul desktop ma in memoria, per permetterci di incollarla dove vogliamo).
Sui c.d. PC invece, viene in soccorso il mitico tasto Stamp, che con il suo compagno Paint, sono la salvezza del neofita: Stamp + Paint, ed ecco una schermata salvata in immagine in poche semplici mosse!
Per tutti i dettagli di queste procedure, c’è già la più che utile pagina dedicata su wikipedia.
Superato questo primo “passaggio obbligato”, si arriva al punto della questione: quando salviamo lo schermo (immagine o filmato che sia) lo stiamo di solito facendo per “condividerlo” con qualcuno e nella maggior parte dei casi, vogliamo farlo molto in fretta.
Come fare?
Partner Certificato Google Adwords: Axura ha il bollino (e non solo!)
Il web quest’estate è stato dichiarato morto, in un’interessante disamina che evidenzia un’importante trasformazione in atto, verso altre forme di fruizione di contenuti e servizi (spesso legate ad applicazioni specifiche, come nell’eco-sistema di gran successo di Apple): “aveva” poco più di 21 anni (era nato nella notte di Natale del 1990).
A metà circa del suo cammino (ottobre 2000) ha visto nascere il programma pubblicitario Adwords, lanciato da quella Google Inc. che già dominava (ma non ancora così incontrastata) la ricerca sul web (Curiosità, il primo cliente? Un’azienda che vendeva aragoste e astici a distanza).
“Hai 5 minuti e una carta di credito?” – Recitava più o meno così il primo annnuncio rivolto a reclutare inserzionisti per un sistema che ha letteralmente “cambiato” il mondo della pubblicità (non solo online).
10 anni dopo, come sta questo sistema? Basta un numero per rendercene conto, ovvero il fatturato di Google derivato da Adwords nel 2009: 23 miliardi di dollari!