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I Featured Snippet nella SERP di Google: cosa sono e quanti ne esistono? Pro e contro SEO della “posizione zero”

Stella Fumagalli

Tempo di lettura: 10′

SEO: forse non tutti i non addetti ai lavori sanno esattamente cosa voglia dire questo acronimo né in cosa consistano le attività di ottimizzazione per i motori di ricerca; tutti (o quasi) però, sanno che la SEO è importante per essere trovati su internet.

Chiunque abbia una presenza internet vorrebbe essere tra i primi risultati di Google per determinate ricerche ricerche ed è risaputo che, affinché questo sia possibile, bisogna puntare – appunto – (anche) sulla SEO.

Il modo di fare SEO negli anni è cambiato, e le strategie che oggi ci permettono di essere tra le prime posizioni per una certa ricerca sono molto diverse rispetto a quelle di, per esempio, 10 anni fa; a essere cambiate però sono anche le SERP, come abbiamo visto anche nel nostro approfondimento sull’intento di ricerca (Search Intent).

Negli anni infatti abbiamo visto grossi cambiamenti riguardo ai risultati che occupano le prime posizioni di Google: prendiamo le pubblicità (ovvero i risultati a pagamento), ad esempio.

Fino a qualche anno fa questo tipo di risultati era contrassegnato con uno sfondo giallino affinché fosse facile distinguerlo dai risultati organici: se vedevamo un risultato giallino nelle prime posizioni sapevamo che si trattava di una pubblicità o, comunque, ci rendevamo conto che non avevamo davanti un risultato come tutti gli altri.

Fonte immagine: https://www.conversionworks.co.uk/blog/2011/06/17/further-testing-of-google-serp-layout/

Con il tempo però lo sfondo giallino è sparito, e ora distinguere i risultati naturali da quelli a pagamento è più difficile soprattutto per chi non è del settore: un report del 2016 dimostrava come nel Regno Unito circa il 50% degli adulti fossero incapaci di riconoscere una pubblicità da un risultato organico sebbene prima del risultato sponsorizzato appaia in verde la dicitura “Annuncio”.

Un altro cambio importante che ha riguardato i primi risultati di ricerca è stato l’integrazione del knowledge panel, il blocco sulla destra che contiene testo e foto e che, nel caso di attività commerciali, passa a chiamarsi Business Profile (e mostra la scheda di Google My Business).

È un cambio importante perché questo blocco non solo attira l’attenzione degli utenti ma permette anche di ottenere in modo immediato tutta una serie di informazioni (orari di apertura, indirizzo, numero di telefono, etc.) alle quali abbiamo accesso senza dover fare click su nessun risultato.

Un altro punto di svolta per le ricerche “clickless” (ovvero le ricerche che vengono soddisfatte dal motore di ricerca senza che l’utente debba cliccare su nessun risultato) è rappresentato dai featured snippet, introdotti da Google nel 2014.

Cosa sono i featured snippet di Google?

Si chiamano featured snippet i box che compaiono su Google come primo risultato per alcune particolari ricerche: sono facilmente riconoscibili a livello visivo perché – oltre a essere inseriti all’interno di un box immediatamente evidente – presentano un testo leggermente più grande rispetto ai normali risultati di ricerca.

I featured snippet contengono un riassunto della risposta alla domanda che abbiamo posto a Google, estrapolato da una pagina web, e il rimando alla URL della pagina stessa. Vengono proposti quando Google ritiene che il contenuto sia in grado di soddisfare con maggiore semplicità e immediatezza la necessità di chi sta effettuando una ricerca.

I featured snippet vengono creati automaticamente da Google quando Google stesso riscontra che in una pagina web c’è una risposta particolarmente utile e significativa a una delle domande che vengono poste in ogni istante al motore di ricerca.

Vengono chiamati anche “posizione zero”, proprio perché vengono posizionati al di sopra del primo risultato di Google (e passano così ad occupare la posizione “zero”).

Come risultato di tutti questi cambi nelle SERP, nel 2019 il 50% delle ricerche effettuate su Google venivano risolte senza che l’utente avesse bisogno di cliccare su alcun link.

Torniamo un momento ai featured snippet: abbiamo detto che si trovano nella posizione zero, quindi dovrebbero portare ancora più traffico rispetto alla posizione 1, giusto?

Da una parte sì: Moz, in un esperimento, ha fatto in modo che alcuni suoi contenuti (fino a quel momento presenti su Google come featured snippet) non fossero più mostrati come tali (mentre non è possibile forzare il codice di una pagina per renderla uno snippet è invece possibile il contrario, ovvero dire a Google che non vogliamo che quel contenuto sia mostrato sotto forma di snippet inserendo il tag <meta name=”googlebot” content=”nosnippet”> nella pagina web): il risultato è stata una perdita del 12% del traffico relativo a quei contenuti specifici.

Non sempre però è così: quando furono introdotti gli snippet la pagina che veniva mostrata nel box della posizione zero corrispondeva alla pagina del primo risultato naturale per quella ricerca; a gennaio del 2020 però Google ha annunciato che il risultato del featured snippet sarebbe sempre stato diverso da quello della posizione 1.

In poche parole: se appariamo come featured snippet per una ricerca, non appariremo negli altri risultati di ricerca tradizionali; questo ha rappresentato per molti un crollo sensibile del traffico.

Se la risposta contenuta nello snippet infatti è abbastanza soddisfacente (e non richiede ulteriori approfondimenti), l’utente troverà le informazioni di cui ha bisogno senza fare click da nessuna parte, senza quindi accedere a un sito.

I featured snippet sono quindi uno strumento che può aiutare, ma può mettere anche in difficoltà: per questo è importante conoscerli e “imparare a conviverci”.

Andiamo quindi a vedere i vari tipi di featured snippet che possiamo trovare!

1) Featured snippet a paragrafo

I featured snippet a paragrafo estrapolano una porzione di testo che Google considera essere la migliore risposta alla domanda che viene posta al motore di ricerca.

2) Featured snippet a elenco numerato

In questo caso il featured snippet indica l’ordine dei diversi passaggi necessari per fare qualcosa (è il caso, per esempio, delle ricette di cucina o dei processi con vari passaggi che vanno eseguiti in un ordine preciso).

3) Featured snippet a elenco puntato

In questo caso lo snippet mostra una lista che però non è basata su un ordine di comparsa o una gerarchia dei concetti.

4) Featured snippet a tabella

Si tratta di un formato generato da Google recuperando i dati di cui ha bisogno e organizzandoli in maniera ordinata e facilmente leggibile a colpo d’occhio.

5) Featured snippet due in uno

Questi snippet abbinano contenuti di due generi diversi (come un testo e un’immagine o un video).

6) Featured snippet video

Esiste anche una versione dei featured snippet per i video: in questo caso, Google non si limita a dare un video come risposta ma restituisce il passaggio esatto in cui si parla dell’argomento della richiesta, senza costringere l’utente a visualizzare tutto il filmato per ottenere la risposta che sta cercando.

Cosa NON è un featured snippet?

A volte le ricerche di Google restituiscono risultati che contengono immagini, loghi o altre informazioni; non per questo però questi risultati sono ciò che chiamiamo featured snippet.

Per non fare confusione, andiamo a vedere che altri tipi di risultati ci sono (oltre a quelli standard):

1) Google Instant Answer (o “risposte ricche”)

Si tratta di risposte a domande riguardo a fatti e dati concreti, ad esempio l’altezza del monte Everest o il peso di una balena; le Google Instant Answer vengono visualizzate prima dei risultati tradizionali in un una sorta di box con il contenuto testuale e/o multimedia.

Tuttavia, vediamo che la fonte da cui vengono prese queste informazioni non è riportata: questo è perché Google considera che non sia necessario, poiché si tratta di informazioni di dominio pubblico.

2) Knowledge Graphs

Questo tipo di risposta appare nel knowledge panel quando si cercano nomi di marchi, attività o organizzazioni.

Le Knowledge Graphs appaiono in alto a destra rispetto ai risultati di ricerca e di solito contengono un’immagine, una breve spiegazione e la fonte da cui è stato preso il contenuto.

3) Rich Snippet

Questi sono quelli che maggiormente traggono in inganno per via del loro nome: anche loro si chiamano snippet, ma non hanno niente a che vedere con i featured snippet.

I Rich Snippet sono contenuti organici arricchiti con alcune informazioni, ad esempio le stelline che rappresentano le recensioni degli utenti, il prezzo, la disponibilità del prodotto, etc.

Per tutta questa serie di ragioni, sono tipici dei prodotti venduti sugli ecommerce.

Come creare un contenuto per un featured snippet?

Non è possibile contrassegnare una pagina web perché venga utilizzata per la creazione di uno featured snippet: la scelta, che viene operata da Google, si basa su alcuni parametri che definiscono il livello di qualità della risposta.

Tuttavia ci sono una serie di indicazioni generali che possono aumentare le chance che il nostro contenuto, se già ben indicizzato, venga scelto per essere mostrato come featured snippet.

Il contenuto in questione dovrebbe:

  • ripetere la domanda formulata dall’utente all’interno della risposta
  • essere chiaro
  • essere composto da frasi brevi
  • includere elenchi puntati o numerati
  • includere le parole chiave pertinenti per quella ricerca
  • essere formattato in modo adeguato (H1, H2, etc)
  • presentare un sommario all’inizio o alla fine

Se, da una parte, non possiamo chiedere a Google di rendere il nostro contenuto un featured snippet, dall’altra parte è invece possibile fare in modo che che un contenuto non venga indicizzato e utilizzato come featured snippet; basta inserire il tag <meta name=”googlebot” content=”nosnippet”> nella pagina web, come abbiamo già detto in precedenza.

In conclusione

Ancora prima di fare in modo che la nostra pagina sia ottimizzato per avere più chance di essere scelta come featured snippet a fronte di una determinata ricerca, dobbiamo assicurarci che il contenuto che proponiamo sia di qualità, e di aver ben compreso i diversi tipi di snippet esistenti, con le relative caratteristiche.

L’obiettivo primario di un contenuto deve rimanere quello di soddisfare il proposito per il quale quell’obiettivo è stato creato, e quindi soddisfare l’utente.